Yad Vashem , Museo della Memoria |
Mons. Richard Williamson, noto per essere stato sulle prime pagine della stampa internazionale a causa delle sue posizioni antisemite e negazioniste, è stato espulso dalla Fraternità San Pio X, con un comunicato del Consiglio generale della Fraternità, pubblicato mercoledì 24 ottobre 2012 a Menzingen (Svizzera), sede della casa generalizia del movimento fondato da monsignor Marcel Lefebvre.
“Mons. Richard Williamson” - così inizia il comunicato - “avendo preso le sue distanze dalla direzione e dal governo della Fraternità sacerdotale San Pio X da diversi anni, e rifiutando di manifestare il rispetto e l’ubbidienza dovuti ai suoi superiori legittimi, è stato dichiarato escluso dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X per decisione del Superiore generale e del suo Consiglio”. Il comunicato precisa inoltre: “Per sottomettersi gli era stata accordata un’ultima proroga, al termine della quale ha annunciato la diffusione di una ‘lettera aperta’, in cui domanda al Superiore generale di dimettersi”.
Williamson è uno dei quattro vescovi lefebvriani a cui papa Benedetto XVI aveva rimosso la scomunica imposta nel 1988. In una intervista, trasmessa dalla televisione di Stato svedese il 21 gennaio 2009, il presule negazionista aveva dichiarato: “Io credo che le prove storiche siano fortemente in contrasto con l'idea che sei milioni di ebrei siano stati uccisi nelle camere a gas, a seguito di un'indicazione di Adolf Hitler. Io credo che non siano esistite le camere a gas”.
V.S.
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