mercoledì 16 agosto 2017

La Stele di Merneftah

Succede oggi al Cairo
Angela Polacco Lazar
Stele di Merneftah

La Stele di Merneftah e' l'unico riferimento extrabiblico che si riferisce a ISRAELE.
Al Cairo le autorità del Museo ( e politiche), hanno deciso di cancellare nelle didascalie che spiegano la storia di questo reperto, ogni riferimento al termine geroglifico che si riferisce a Israele. La motivazione : non rendersi complici della storia inventata dai sionisti per giustificare a fini propagandistici la loro presenza in questa parte di mondo!
Secondo gli studiosi, il faraone Merneftah era il 13° figlio di Ramses II e regnò all’incirca dal 1212 al 1202 a.E.V., verso la fine del periodo dei giudici in Israele. Nelle ultime due righe della stele si legge: “Canaan è privato di ogni sua malvagità; Ashqelon è deportato; ci si è impadroniti di Ghezer; Yanoam è come se non fosse più; Israele è annientato e non ha più seme”.
Il saggista Hershel Shanks così si esprime circa l'importanza di questa iscrizione : “La stele di Merneptah mostra che nel 1212 a.E.V. esisteva un popolo chiamato Israele, e che il faraone d’Egitto non soltanto lo conosceva, ma riteneva pure un vanto il fatto di averlo sconfitto in battaglia”. William G. Dever, docente di archeologia del Vicino Oriente, commenta: “La stele di Merneptah dichiara inequivocabilmente: In Canaan esiste un popolo che chiama se stesso ‘Israele’ e che quindi è chiamato ‘Israele’ dagli egiziani, i quali in fin dei conti non sono certo influenzati dal testo biblico e non possono avere inventato questo specifico popolo chiamato ‘Israele’ unicamente per i propri scopi propagandistici”.
Nella Tora'- Pentateuco il termine “Israele” compare per la prima volta quando questo nome viene dato al patriarca Giacobbe. I discendenti dei 12 figli di Giacobbe furono chiamati “i figli d’Israele”. (Genesi 32:22-28, 32; 35:9, 10) Anni dopo, sia Mosè che il faraone d’Egitto usarono il termine “Israele” per indicare i discendenti di Giacobbe. (Esodo 5:1, 2)

a cura di Vittoria Scanu