Non temete, vi ucciderò senza farvi soffrire!
"Un amico francese, religioso cattolico a
Gerusalemme e noto biblista, mi raccontava di recente che , nel loro convento,
serviva da sempre, come factotum, un ormai anziano musulmano. Onesto, gran
lavoratore, di tutta fiducia, faceva ormai parte della famiglia e tutti quei
religiosi gli volevano bene, sinceramente ricambiati. Un venerdì, l’uomo tornò
dalla moschea con un’aria accasciata. Il superiore della casa, insistendo,
riuscì a farlo parlare.
Disse:
<<Oggi l’imàm che dirige la preghiera ci ha
detto, nella predica, che nel giorno del trionfo di Allah e del suo Profeta,
nel giorno che presto verrà e in cui libereremo questa Santa Città da ebrei e
cristiani, tutti gli infedeli che non faranno subito professione di fede
dovranno essere uccisi. Così vuole il Corano cui noi tutti dobbiamo
obbedire>>.
Una pausa, e poi: <<Ma non tema, padre , sa
che io vi voglio bene, so come fare, se dovrò sopprimervi troverò il modo di
non farvi soffrire>>.
L’aneddoto,
purtroppo, è autentico".
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