GIOVANNI ODASSO
Gli studi raccolti in questo volume intendono essere un omaggio alle ricerche e all'insegnamento di Giovanni Odasso, già docente all'Ateneo di Sant'Anselmo, poi alla Università Urbaniana, alla Lateranense e al Pontificio Ateneo Seraphicum, oltre che animatore del Centro Internazionale Bibbia e Storia. Con i loro saggi, colleghi e allievi onorano lo studioso e il maestro per il contributo fornito alla ricerca biblica oltre che per la lunga e generosa attività accademica.
Gli scritti rispecchiano gli ambiti della ricerca e dell'insegnamento di Giovanni Odasso, approfondiscono istanze teologiche ed ermeneutiche della Bibbia, indagano le possibilità e le prospettive del dialogo ecumenico e interreligioso.
All'opera - presentata da Vincenzo Apicella, vescovo di Velletri-Segni, e da M. Pina Scanu, Curatrice del volume - hanno contribuito i nomi di Francesco Bianchi, Adriana Bottino, Carmelo Dotolo, Eleuterio F. Fortino, Felix Körner, Benito Marconcini, Romano Penna,Giacomo Perego, Gian Luigi Prato, Pius-Ramón Tragán, Germano Scaglioni, M.Pina Scanu, Aristide Serra, Rita Torti Mazzi, Alberto Valentini, Marco Zappella, Emanuela Zurli.
Il Volume è edito dalla Casa Editrice Paideia.
dalla Presentazione:
“...Tutto questo non è rimasto nelle aule accademiche dell'Ateneo di Sant'Anselmo, della Università Urbaniana, Lateranense o di San Bonaventura, oppure discorso per soli specialisti in numerosissime pubblicazioni scientifiche, ma P. Odasso, e mi sembra il dato più importante, continua a metterlo a disposizione di tutti, con una tenace e capillare azione pastorale che dura ormai da decenni. È nato così il CIBES, Centro Internazionale Bibbia e Storia, in cui vengono proposti, in un ciclo quinquennale, incontri settimanali sull'intera Sacra Scrittura con ritiri mensili, corsi intensivi di lingua ebraica, a vari livelli, che portano i partecipanti a poter celebrare l'eucarestia in ebraico, seminari di aramaico targumico.
Un'attività strabiliante, se si tiene conto che i destinatari sono persone di ogni età, di ogni condizione sociale e di diversa formazione culturale, in una parola, il vero e santo Popolo di Dio, che dimostra, ancora una volta, quanto sappia apprezzare il cibo buono e solido nel momento che gli venga offerto al posto dei soliti omogeneizzati.
A ciò si aggiunge una disponibilità incondizionata, che ho potuto personalmente sperimentare nei quindici anni del mio servizio episcopale, in cui hanno potuto beneficiare della sua presenza i diaconi romani, i presbiteri del Settore Ovest di Roma e quelli di Velletri-Segni e moltissimi laici.
Per questa sua instancabile e preziosa opera occorre anzitutto rendere grazie al Signore, che ha costituito coloro che ha chiamato perché vadano e portino frutto e il loro frutto rimanga (cf. Gv. 15,16), ma anche esprimere la nostra riconoscenza a chi continua a spezzare per noi il pane della Parola.
Il presente volume, che ho accettato di presentare non senza un certo timore e solo per la profondissima stima e personale amicizia, è un piccolo segno del generale apprezzamento e della più vasta gratitudine che tutta la chiesa deve a questo servo umile, buono e fedele del Verbo di Dio”.
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